Uno scandalo in questi giorni ha colpito la nostra comunità ...
Una maestra è stata arrestata per aver picchiato e preso a
parolacce i bimbi della sua classe. E’ un avvenimento pesante da digerire. Un
fatto che non può lasciare indifferente chiunque sia stato coinvolto nella
vicenda.
Mi sono lasciato prendere da un momento di arrabbiatura ed
ho scritto qualcosa su Facebook il luogo dove ognuno oggi liberamente esprime
ciò che pensa … non so se l’augurio che ho fatto a questa maestra sia stato
costruttivo o no, so solo che tutto ciò che stà accadendo intorno a questo episodio
scuote la mia anima. Mi faccio domande …
Come può una maestra arrivare a trattare i bambini in un
modo così crudele?
Come è possibile che nessuno prima d’ora si sia reso conto
del disagio che questa persona stava vivendo nella sua vita e che probabilmente
riversava anche nella vita dei bimbi?
Cosa le è scattato nella mente?
Cosa scatta nella mente di un essere umano nel momento in
cui concepisce il male e poi gli da vita con le sue azioni?
C’è un modo per recuperare queste situazioni?
Non nego che in qualche modo da Papà, quale sono,i fatti
accaduti mi istigano una reazione
violenta, mi verrebbe voglia di fare giustizia, di vedere quella sofferenza
causata nei bimbi ritorcersi contro quella maestra.
Ma è sano un pensiero del genere?
Non è che anche io volendo fare questo tipo di vendetta, volendola
chiamare così, sono stato contagiato dallo stesso sentimento negativo di cui
era sicuramente malata questa persona?
Cerco il volto di Dio in queste situazioni, perché forse è
l’unico che potrebbe dare pace al tormento che la mia anima vive, magari nella
speranza che sappia indicarmi cosa ne pensa Lui al riguardo, cosa farebbe al
nostro posto?
Glielo chiedo perché ho la netta sensazione che qualsiasi
forma di giustizia anche dura nei confronti di una persona in difficoltà come
quella maestra, non la farà guarire, non le farà capire dove ha sbagliato.
Una punizione potrebbe peggiorare le cose, un emarginazione
potrebbe non essere la soluzione, forse risolverebbe il problema della
comunità, momentaneamente, ma lo sposterebbe soltanto.
Mi sembra di aver capito che segnali di disagio questa
persona li aveva già dati in altre strutture scolastiche che probabilmente hanno pensato che
allontanarla potesse essere una soluzione, e probabilmente lo è stata, per
loro, ma non hanno tenuto in considerazione che un problema spostato è solo
spostato non risolto.
I problemi di questo genere come vanno risolti?
C’è la possibilità che si risolvano?
No amo particolarmente sentire commenti che mirano alla
denigrazione , all’emarginazione o addirittura in casi estremi all’uccisione di
un problema come questo, credo siano veramente retrogradi e poco funzionali,
almeno la storia dovrebbe insegnarci che il male anche quando è stato messo
sulla sedia elettrica non è stato estirpato definitivamente anzi forse si è
riprodotto proprio nello stesso momento in cui veniva compiuto quel gesto …
odio punito e giustiziato con odio, ha lasciato vivo l’odio, si è solo spostato
da chi ha sbagliato a chi credeva di fare la cosa giusta!
Da qualche parte nel vangelo qualche anno fa lessi una frase
che Gesù diceva ai suoi discepoli: “ è
impossibile che non avvengano degli scandali” queste furono le sue parole
che lasciavano presumere che nonostante fosse il Dio che risorgeva i morti
vedeva nel fatto che avvenissero degli scandali un impossibilità … e continuava
dicendo: “ guai a colui per mezzo del
quale avvengono gli scandali perché sarebbe meglio che si gettasse una pietra
al collo e si buttasse nei fondali del mare piuttosto che scandalizzasse uno dei
miei piccoli”, parole queste che parlano da sole, che lasciano intendere
che anche Dio vedeva impossibile il fatto che le persone commettano degli
errori, forse a causa della libertà che ci ha lasciato, ma le avvertiva dicendo
che la conseguenza degli scandali che andavano causando non sarebbe in qualche
modo rimasta impunita, almeno così sembrava intendere in quelle parole.
Allora ho ricercato un suggerimento per trovare pace nella
mia coscienza riguardo a questa situazione e rivedendo l’atteggiamento che Gesù
stesso ebbe nel momento in cui si trovò di fronte un donna adultera che tutta
la comunità del tempo avrebbe lapidato volentieri, ho pensato che forse un
possibilità andrebbe concessa anche a questa donna che tanto ha sbagliato!
Sembrerà pazzia per alcuni ma la pace che ho sentito nel
momento in cui ho visualizzato la possibilità che descriverò, mi da anche la
forza di voler condividere con voi il mio cuore.
Arrestare questa maestra era un obbligo, doveva essere
fermata … ed ora?
La prigione o gli arresti domiciliari potranno esserle di
aiuto?
La rimozione dal suo posto di lavoro potrà salvare lei ed
altri piccoli che incrocerà nella sua vita?
Non sarà che a causa di questa difficoltà a cui sta andando
incontro il suo rancore verso i bimbi potrebbe crescere pensando che sia da
attribuire a loro la colpa del fatto che si trova in quella situazione?
Non sono uno psicologo e non vorrei mai provare a
sostituirmi a quello che è il loro lavoro, ma di certo negli anni ho visto
tante persone commettere errori ed andare da specialisti dei casi e ritornare
dopo qualche anno di dipendenza da questi ultimi, alle loro vecchie sbagliate
abitudini.
Allora mi domando … potrebbe essere una possibilità quella
di riportare questa donna a lavorare con i bimbi accompagnata da qualcuno che
sappia sorvegliarla ed eventualmente aiutarla a capire che proprio la presenza
dei bimbi nella sua vita potrebbe essere la sua vera salvezza?
Emarginarla credo che sia una cosa semplice da fare …
provare a reinserirla con le dovute precauzioni e mezzi di misura una bella
sfida da proporre.
Vi dico sinceramente da genitore non saprei se lascerei i
miei bimbi nelle mani di una persona che ha degli squilibri così evidenti e
forti ma allo stesso tempo mi preoccupano i metri di misura con il quale
vengono gestite certe problematiche così pesanti perché non vedo nelle
conseguenze di certe azioni delle soluzioni, ma solo dei problemi che
continuano a riemergere e stanno diventando una piaga sempre più presente nella
nostra società …
Scusatemi se ho voluto condividere questo pensiero, non
vorrei scatenare una serie di commenti violenti e tanto meno vorrei
superficializzare il problema o predicare un vangelo che di fronte a questi casi può sembrare riduttivo … il mio
cuore è turbato ed un po’ di pace la ho trovato solo sviluppando queste
riflessioni, spero che possano essere prese in considerazione come tali e che
domani tutti quanti possiamo essere uniti per il bene dei nostri bimbi nel
cercare soluzioni che migliorino le nostre vite in casa ,nella comunità e nella
società di cui siamo tutti parte!
E comunque l’augurio alla maestra o preghiera a seconda di
come la volete intendere, rimane quella che la sua mente sia liberata da certe
cattiverie e che la sua vita sia resa prigioniera di un Amore più grande che le
faccia vivere la bellezza e la semplicità di ogni attimo piuttosto che quei
gesti e parole impronunciabili a cui ha dato sfogo certamente ingannata nella
mente e nel cuore.
Ai genitori dei bimbi coinvolti direttamente nella vicenda vorrei dare tutto il mio appoggio e la mia
solidarietà con l’augurio e la preghiera che abbiate la forza, che sono certo
avete, di riempire i cuori e le menti dei vostri piccoli, di gesti e parole amorevoli in una
misura tale che rimuova dai loro ricordi anche il minimo gesto irriverente
subito.
Un papà
Emiliano De Santis
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