martedì 29 ottobre 2013

Un elogio al "Time Out"


In alcuni momenti la vita ti riserva delle porte che si chiudono davanti ad i tuoi occhi, e spesso la reazione a primo impatto non è sempre positiva. Sarà che non piace a nessuno farsi sbattere delle porte in faccia, ma ho trovato molto stimolante l'idea che una porta che si chiude può indicartene un altra che si stà per aprire. I nostri anziani sono soliti dire qualcosa tipo: "quando si chiude una porta si apre un portone", ed è pura verità, ma non sempre quando questo accade siamo pronti a visualizzare la possibilità di trovare questo benedetto portone. Anzi, spesso ci ostiniamo a voler fare in modo che la porta appena chiusa possa riaprirsi, quindi spingiamo, urliamo, la prendiamo a pugni a calci, pur di vederla riaprire. Basterebbe una semplice constatazione che se la porta si è chiusa, servirà a tracciare il tuo cammino verso una nuova porta, che sicuramente sarà meglio della precedente, e tutto fluirebbe più armoniosamente.
A questo riguardo vi vorrei raccontare quanto è stata importante la chiusura di una situazione nel nostro caso. Vado subito la punto perchè lo scopo di questo scritto è quello di fare un elogio alla situazione che oggi stò vivendo grazie a delle meravigliose persone.
Si è chiusa una piscina e si è aperto il "Time Out"!
Mia figlia di 6 anni era iscritta ad un corso di nuoto in una piscina che per motivi burocratici ha dovuto chiudere per un periodo di tempo e cercando un altro posto dove poterle far continuare l'attività di nuoto abbiamo trovato questo posto ripieno di professionalità!
La verità è che secondo le indicazioni che ci erano state date saremmo dovuti andare in un altro luogo, ma sbagliando siamo capitati qui, e arrivati a questo punto, credo che non sia stato per niente uno sbaglio, ma era semplicemente il "portone" che l'antico proverbio recita, in cui ci siamo ritrovati ad entrare!
L'impatto immediato è stato importante, perchè il direttore responsabile della piscina Walter è stato subito chiaro riguardo ai metodi e agli obiettivi che come staff si propongono, per dare il massimo dell'insegnamento ai bambini che frequentano il "Time Out". La chiarezza e la sicurezza con il quale si è rivolto a noi genitori è stata disarmante da una parte, non essendo sempre abituati ad incontrare tanta professionalità, e allo stesso tempo rassicurante, dal momento che un genitore si augura sempre che chi si prenderà cura dei propri figli sia in grado di riservargli delle attenzioni speciali.
Caterina è andata alle sue prime lezioni, con la solita timidezza di una bimba di 6 anni che affronta un cambiamento ma ha trovato di fronte a se una istruttrice di vasca dolcissima, Concetta ,che è stata subito in grado di farla sentire a suo agio, andando incontro alle sue piccole chiusure, rassicurandola ed incoraggiandola al punto che si è sentita subito in qualche modo, amata e compresa, cosa che ha determinato in lei un desiderio passionale di andare continuamente in piscina. Durante l'anno, la bambina ha sentito talmente tanta fiducia che ha avuto dei grandissimi miglioramenti sia dal punto di vista atletico che da quello relazionale, tanto che alla fine dell'anno ci ha chiesto di provare ad andare a fare il nuoto sincronizzato.Molto carinamente lo staff che compone le insegnanti di nuoto sincronizzato la hanno chiamata a fare una prova e ha funzionato, ed oggi insieme ad Elisa si trova ad affrontare un nuovo percorso, delle nuove cose da imparare,ed anche in questa occasione sta migliorando giorno dopo giorno al punto che ogni giorno non vede l'ora di poter andare e stare con le sue maestre e le sue compagnette di vasca. Mentre sono ad attenderla sulle tribune, ogni giorno osservo non solo le istruttrici del nuoto sincronizzato ma tutti gli istruttori che lavorano in vasca e a bordo vasca, chi insegnando palla a nuoto, chi acqua gym, chi semplice nuoto e chi nuoto sincronizzato e vedo in questi ragazzi che lavorano con i bimbi, da quelli più piccoli agli adolescenti, una passione che li motiva straordinaria, che li fà comunque  stare tante ore all'interno di quella struttura, sempre pronti a dare il meglio di loro stessi, ad insegnare, a motivare, ad elogiare, a riprendere e correggere quello che viene sbagliato con così tanto amore, che credo fortemente debbano essere chiamati missionari. E' normale che tutto ha un costo ed è giusto che le ore di lavoro siano retribuite, ma quando ti trovi di fronte ad uno staff di professionisti che da il massimo per ottenere il massimo, che è sempre disposto a dare ad investire, anche pagare sembra riduttivo, perchè il motore che li spinge a tanto sono certo di averlo riconosciuto ed è inequivocabilmente l'AMORE, e l'AMORE in quanto tale non ha prezzo per essere ripagato! Ringrazio Dio che mi ha chiuso una porta e mi ha aperto il "Time Out" e ringrazio tutti questi ragazzi che inconsapevolmente o consapevolmente, si adoperano come dei missionari a fare del bene a chi ripone la propria fiducia nelle loro mani. Oltre alla fiducia io ho riposto la mia bambina preziosa nelle loro mani che stà essendo trattata come una futura campionessa, non per le qualità atletiche ma per quelle umane ... Quindi? Quindi ragazzi, vi chiedo con tutto il cuore di continuare a  mettere passione in ciò che state facendo, continuate ad avere pazienza, ad esortare, ad incoraggiare, ad aiutare, ad affrontare e superare le paure dei bimbi , ad elogiare, a ridere e scherzare a continuare ad essere una squadra, continuate ad amare così come fate, i nostri bambini ed il vostro lavoro ...è questo lo spirito che si respira da voi ed è questo che dovete continuare a trasmettere .... chissà che così facendo non riusciate anche voi a far camminare qualcuno sull'acqua .... anzi forse anche di più a ... ballare ;) .....Grazie "Time Out" Dio benedica tutto il vostro impegno!

© Emiliano De Santis


2 commenti:

  1. Emiliano, grazie! Sono 25 anni che faccio questo lavoro in diverse piscine, 10 anni al Time Out: 25 anni con bambini di tutte le età, 25 anni che mi hanno reso forse diversa, attenta molto di più ai bisogni dell'altro. E sono stati i bambini a rendermi così ; penso che il mondo sarebbe diverso se tutti fossero un po' bambini, senza condizionamenti e sovrastrutture. Sarebbe trasparente, pulito e sicuramente più giusto. Fa piacere capire che qualcuno percepisce quello che da anni Walter ed io abbiamo cercato con tutte le forze di trasmettere ai giovani istruttori che si avvicendavano al Time Out.
    Manuela

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  2. Continuate così cara Manuela, perchè i risultati sono evidenti, forse qualcuno li da per scontati,o semplicemente non ha il coraggio di elogiarli, ma credimi...i fatti parlano più di tante parole ...

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