giovedì 10 luglio 2014

Coppie ed equilibri





Una buona relazione di coppia è fatta di equilibri, in assenza dei quali tutto va a rotoli.
Uno degli equilibri più squilibrati che ho avuto modo di vedere negli ultimi tempi è nelle coppie che hanno dei figli.
I bambini sono una grande benedizione, che sono certo viene mandata proprio a consacrazione di una unione, ma nel momento in cui all’interno di un rapporto prendono il posto che non gli spetta, tutto all’interno di un nucleo famigliare diventa più difficile.
Molti genitori, nella maggior parte dei casi le donne, mettono i figli al primo posto nella gestione degli equilibri di famiglia e mi dispiace dirlo ma questa decisone sembra essere la principale artefice di molte disfatte famigliari.
Personalmente, avendo 4 bambini, mi rendo conto perfettamente delle loro necessità e del fatto che hanno bisogno della maggior parte della nostra attenzione come genitori, specialmente per quel che riguarda decisioni quotidiane che devono essere prese assolutamente in funzione della loro presenza e quindi mettendo in secondo piano le nostre necessità in qualità di genitori.
Ma è pur vero che, una cosa da tenere bene a mente è che  la loro esistenza è una conseguenza di una unione tra due persone che prima di scegliere di diventare genitori hanno scelto nella maggior parte dei casi di essere un coppia.
Mi rendo conto che essendo 6 miliardi di persone su questo pianeta probabilmente non tutti i processi decisionali sono stati uguali o intesi per le stesse ragioni, ma comunque mi vorrei avventurare in una semplice analisi per quel che riguarda la mia esperienza e quella delle persone che leggendo questo testo magari si relazioneranno e troveranno degli spunti su cui riflettere.
Una coppia con dei figli ha bisogno assoluto dei propri spazi!!
Ha bisogno di uscire insieme a passeggiare,di guardare un film se non al cinema anche a casa, ha bisogno di cene intime sia al ristorante se ci sono le possibilità o a casa una volta messi a letto i propri figli, ha bisogno di condividere passioni che possono essere sport, teatro, lettura, gite, qualsiasi cosa con cui quella coppia ha trovato l’intesa iniziale per il quale ha cominciato a frequentarsi per poi decidere di rimanere insieme. Ha bisogno di fare l’amore, con i preliminari e a volte anche senza, ha bisogno di continuare a corteggiarsi, a sorprendersi a nutrire quel rapporto che altrimenti finirebbe e con esso la magia della famiglia.
Chi legge le mie riflessioni ha capito che ho una passione sfrenata per le storie della Bibbia e ce ne è una che mi colpì tanto che riguardava colui che veniva chiamato il padre della Fede: Abramo, che in età avanzata ricevette in promessa da Dio che sua moglie Sara avrebbe concepito un figlio la cui discendenza avrebbe di seguito popolato la terra. Non voglio soffermarmi sulla reazione che Sara ebbe una volta ricevuta la notizia, ma un particolare da raccontare è che essendo ormai anziani era difficile per loro credere che un figlio, sarebbe potuto arrivare a benedire la loro unione dopo così tanto tempo, ma così successe , e nacque Isacco. Ora Isacco essendo il figlio tanto atteso e conseguenza di una promessa fatta da Dio ad Abramo, prese l’attenzione di quest’ultimo al punto di dimenticare  chi fosse l’artefice vero di quella benedizione ricevuta e anche chi era la compagna di vita dalla quale era stato partorito, al punto che Dio stesso chiese ad Abramo di restituirgli quella benedizione portando questo bambino su  di una montagna per ergerlo in sacrificio su di un altare a Colui che glielo aveva dato in affidamento!
Ora a questo punto chi non è pratico di certi racconti potrebbe incominciare a farneticare, per questo non vado oltre, se non a spiegare che nel momento in cui Dio vide che il cuore di Abramo era pronto a rinunciare a ciò che riconobbe essergli stato dato in dono, gli disse di non andare avanti e lasciò che questa creatura potesse crescere nel suo nucleo famigliare che aveva in qualche modo ristabilito certi equilibri, rimettendo Dio al primo posto riconosciuto come l’autore di quella unione e di conseguenza dell’arrivo di quel bimbo.
Potrà sembrare un po’ eccessivo come paragone, ma credo possa calzare ai nostri giorni se si capisse che per mantenere una relazione in termini sani bisognerebbe comprendere l’importanza dell ‘Amore all’interno dell’unione come fosse Dio al centro di una coppia, cercando di non dimenticare l’importanza di investire del tempo nella propria relazione affinche rimanga salda e forte per affrontare qualsiasi avversità la vita propone e di conseguenza far crescere all’interno di essa bambini equilibrati che  prendono un posto di rilevante importanza, ma non il primo posto assoluto.
Il giardino dell’amore che coltivavi insieme al tuo partner nei primi istanti in cui eravate insieme e che era il motivo per cui ogni mattina ti alzavi di buon umore, ha ancora bisogno di cure.
Non sei diventata/o un robot con solo doveri verso i tuoi figli nel frattempo, ne tanto meno hai sposato un figlio …
Hai ancora bisogno di amore e soprattutto di amare.
Hai bisogno di guardare tuo marito o tua moglie e scoprire cose nuove insieme che riguardano non solo i tuoi piccoli ma soprattutto il vostro desiderio di stare insieme.
Hai bisogno di rimettere la coppia al centro del vostro nucleo … perché se al centro verrà messa la conseguenza della vostra unione sarà inevitabile vivere degli squilibri che potranno essere più o meno pesanti …
Penso che questo suggerimento possa essere buono per chiunque sta cercando di condividere la propria esistenza in coppia, che sia una giovane coppia appena formata o una coppia da anni consacrata.
Il rischio di andare fuori certi equilibri è dietro l’angolo ogni momento e quindi ci vuole un impegno giornaliero nel cercare di investire del tempo di qualità nella vostra unione …
Una sorpresa,una vacanza, un caffè inaspettato, un gesto, un fiore, un sorriso, tante parole meravigliose … queste e tante altre cose continueranno a fortificare il vostro stare insieme al punto che nel momento in cui qualche tipo di crisi si affaccia nella vostra casa, avrete tante buone azioni reciproche messe da parte nella banca della vostra unione che potrete prelevarne alcune nei momenti di più bisogno o di emergenza.
I vostri figli non devono levare quei spazi che riguardano il vostro stare insieme, dovranno essere allevati come futuri genitori, come prossimi adulti e non come eterni bambini o figli con licenza di appoggiarsi sempre e solo ai propri genitori.

Badate bene che non voglio incoraggiarvi a trascurare i vostri figli, e tanto meno a non prendervene cura, ma semplicemente a capire che per il bene di una famiglia sana anche loro devono essere addestrati a capire anche per il loro bene,che mamma e papà hanno bisogno di stare insieme!!


© Emiliano De Santis





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