Hai accompagnato la mia permanenza in quel posto dove non
sarei mai voluto restare un solo attimo con
la forza di cui può essere munito solo un grande cuore …
Mi hai dato coraggio non con le tue parole perché la
limitazione che ti era stata imposta non permetteva il molto parlare, ma con i
tuoi gesti gli sguardi con le tue piccole freddure … frasi secche che
spalancavano scenari chiari e veritieri: “ è un manicomio!” hai affermato sorridente con un fare
rassicurante tipico di chi da giorni naviga in un mare di guai ma che ha
imparato a non disorientarsi mai.
Grande come un orso ma tenero negli occhi come un bambino
lasciavi che chiunque ti si avvicinasse facesse il suo compitino … sia le infermiere che i dottori sentivano il
diritto di criticare l’operato di chi li aveva preceduti e tu con sguardo
malinconico ma sempre vivo lasciavi scorrere quelle parole che avrebbero potuto
insinuarsi come dubbi e paure allucinanti senza lasciare che provocassero una
preoccupazione, sulle tue forti spalle tipiche dei grandi gladiatori.
Dignitoso, non so se possa bastare come aggettivo per
descrivere la modalità con il quale hai saputo sopportare il dolore e la
sofferenza, il disagio che quel nuovo modo di respirare ti provocava.
Sono certo che altri non avrebbero avuto la minima
attenzione nei riguardi di chi era al loro fianco, dal momento che l’attenzione
era giusto che la avesse chi soffriva … tu invece ti giravi e nel silenzio
pulivi ciò che il tuo corpo rigettava al di fuori del tuo controllo, come una
tigre lecca le sue ferite in silenzio dopo una furastica battaglia notturna per
la spartizione del territorio … attento a non recare disturbo a chi come me si
trovava a condividere uno spazio piccolo ma di un intensità rara
Hai saputo rallegrarmi con i tuoi sguardi, rassicurarmi con
i tuoi ammiccamenti, hai saputo incoraggiarmi con i tuoi silenzi e farmi ridere
con le tue smorfie …
La tua forza si svegliava la mattina veniva in punta di
piedi a baciarti senza mai disturbare, tornava dopo ore di lavoro, riposava
poco ed era lì di nuovo presente al tuo fianco per sorreggerti in ogni momento
in cui era necessario … Sonia è il suo nome, semplice e pulita come donne di
altri tempi, valida compagna di guerre contro il male …
Massimo sei stato un
compagno di tempo formidabile, un
esempio di vita memorabile, una spalla su cui poter appoggiarsi insostituibile
…
continua il tuo viaggio in questa vita con l’umiltà di cui
solo pochi grandi uomini sono equipaggiati … la difficoltà che ti ha colto di
sorpresa non diventi mai motivo di rassegnazione , ma esponila fiero come una
cicatrice di guerra, come una medaglia all’onore che spetta solo ai grandi e
valorosi combattenti.
I tuoi occhi, il tuo sorriso le tue poche parole basteranno
perché l’inferno tema la vita che ti è stata ridonata!!
© Emiliano De Santis
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