Ascoltando attentamente le paure e le preoccupazioni che emergono nei dialoghi
quotidiani con chiunque incontro, emerge chiaramente che una delle angosce più
frequenti di ogni famiglia riguarda il domani.
Come potercela fare a livello economico, come poter essere
certi di avere un piatto in tavola per potersi sfamare, come faranno le nuove
generazioni in futuro … tutte ansie legate ai malesseri che vengono vissuti già
oggi a causa della crisi.
Osservando però come vengono gestite le piccole situazioni che
riguardano la quotidianità della maggior parte delle famiglie italiane ho trovato una risposta ha che placato anche
la mia di inquietudine legata al futuro e che mi auguro possa essere di aiuto
anche a te che stai leggendo ora.
Non è forse vero che
ogni volta che ci troviamo di fronte ad un evento, che si tratti di una
cerimonia, una festività, un domenica da trascorrere a pranzo con amici, ci
affanniamo tantissimo per accertarci che nei preparativi ci sia da mangiare a
sufficienza per tutti, e puntualmente avanza talmente tanta roba che potremmo
sfamare il quartiere in cui viviamo?
Hai mai fatto caso a quante cose compri quando fai la spesa,
specialmente se la fai prima dei pasti, che puntualmente nel tuo frigorifero
rimangono fino a scadenza e poi le devi buttare?
Pensa che quello che accade a te quando compri delle cose e
ti vanno a male o quando prepari un pranzo per i tuoi ospiti e ti avanza tanto
che dovresti, per smaltirla e non buttarla, mangiare la stessa cosa per una
settimana, succede a milioni di altre persone.
E agli stessi milioni di persone succede di preoccuparsi per
il futuro, nella stessa misura in cui si preoccupano che le cose per quel
determinato evento non basteranno.
Non sarà che come il detto dice che abbiamo gli occhi più
grandi della pancia, quei stessi occhi ci ingannano,in proporzione, anche per
quanto riguarda gli eventi futuri?
Quando sento persone che si preoccupano all’idea di avere
figli perché il futuro non è roseo, mi viene rabbia al pensiero che le nostre
menti si siano talmente contorte da pensare che un figlio abbia bisogno di più
di quello che una coppia può mettergli a disposizione. Credo che un bambino non
ha bisogno di più, ha bisogno che tu sia in grado di condividere ciò che hai a
disposizione ora, non ciò che ti manca e pensi di non avere!
La paura di non farcela in futuro finchè avremmo gli occhi
più grandi della pancia non ci mollerà un attimo.
Solo se saremo disposti a condividere quello abbiamo saremo
liberi totalmente da certe angosce!
La terra è un posto ricco, ma popolato da persone povere che
pensano che avere di più di un altro li farà felici, ma non è così. Avere di
più di qualcun altro a lungo andare genererà solo preoccupazione,paura e di
conseguenza,contese, avidità e guerre.
Gesù fece mangiare un mucchio di gente con quasi niente tra
le mani, perché lo condivise e di conseguenza si moltiplicò, non cercò di
averne di più a discapito di qualcun altro!
E’ un segreto però, non dirlo a nessuno!!!
La vera ricchezza è la capacità di condividere ciò che hai …
non è avere di più!!
La terra è ricca abbastanza perché ci possa essere equità di
bisogni soddisfatti, ma è povera di intenti perché piena di gente che ha gli
occhi più grandi della pancia … e non sono solo i vari governatori del mondo …
lo siamo anche noi nel nostro piccolo … è una tentazione alla quale bisogna
resistere ogni giorno.
Dio nel suo programma originale non intendeva la povertà ne
sono certo, e la terra ne è la testimonianza, è ricca abbastanza per soddisfare
il fabbisogno alimentare di ogni essere umano.
Fintanto che la paura di rimanere senza mangiare ci farà
accumulare senza condividere saremo poveri!
Non ti preoccupare e non affaticarti per avere di più …
quello che hai basterà!!
© Emiliano De Santis
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