martedì 21 gennaio 2014

Segnali nascosti




Ricordo un giorno in cui mia nonna si ritrovò sul suo letto malata desiderosa di lasciarsi andare per raggiungere la mano di mio nonno da poco tornato nella sua dimora celeste. Era stata colpita da una malattia al fegato di cui non ricordo il nome e non aveva alcuna forza e tanto meno nessuna voglia di reagire per provare a continuare a vivere. Era lì sdraiata sul suo letto, che continuava a blaterare parole che dalla postazione in cui mi trovavo, non riuscivo a capire, fin quando decisi di accostarmi timidamente per cercare di comprendere ciò che stesse dicendo … era un lamento insistito … un mormorio sofferente. Probabilmente non provando il suo dolore non riuscivo a capire pienamente cosa potesse passare e sentire. Vedevo mia mamma al suo fianco che provava a prendersi cura di quel corpo ormai sulla via del declino, con tanto amore  e pazienza e sinceramente scorgevo in lei anche tanta forza, dal momento che nemmeno un lontano pensiero mi avrebbe dato il coraggio di fare tutte quelle cose che le vedevo fare, che solitamente devono essere fatte ad una persona che da giorni non muove nemmeno un dito!
Incominciai ad intendere più nitidamente alcune parole che sussurrava nel suo lamentio “ perche? ” … diceva: “ perché mi hai lasciato da sola? … perché mi hai abbandonata … Gesù …” ripeteva continuamente queste parole con un volto sofferente angustiato quasi desideroso di lasciar andare lacrime che però non riuscivano a rigare le sue guancie tanto l’aria era pregna di amarezza e di rancore, verso quel Dio che a suo parere le stava facendo un ingiustizia.
Osservando attentamente mi resi conto di qualcosa che ha cambiato i miei occhi ed il mio desiderio di intendere le situazione che ci troviamo a vivere durante questo percorso chiamato vita!
Nel momento in cui lei invocava il nome di Dio rimproverandolo di averla abbandonata, mi venne in mente una citazione che lessi diversi tempo fa nella Bibbia che diceva queste due semplici parole: Dio è Amore (per gli appassionati di scritture il verso è 1°Giovanni 4:8) e guardando mia mamma che si stava adoperando per prendersi cura di lei come fosse una bambina, ad un tratto vidi Dio!!! Non la aveva abbandonata, era lì seduto al suo fianco che le asciugava le lacrime che a stento uscivano dai suoi occhi, le accarezzava i capelli e la accudiva come fosse la creatura più bella e indifesa del mondo … era lì proprio vicino a lei, era mia mamma. Ricolma di una forza soprannaturale, di una grazia indescrivibile e di un Amore che poteva rappresentare solo quel Dio che nonna rimproverava con tanta veemenza!
Quante volte ed in quante situazioni ci troviamo quotidianamente dove pensiamo che Dio ci ha abbandonato, solo perché non stà facendo le cose come ce le saremmo aspettate o come le avremmo fatte noi se stavamo al posto suo?
Comincio a credere che l’onnipresenza di Dio è così tangibile che a volte la diamo talmente per scontata che non la vediamo proprio mentre passa sotto i nostri occhi. A volte preghiamo e ci aspettiamo che Dio si comporti con noi come avrebbe fatto il genio della lampada, hai un desiderio od una necessità e Lui la esaudisce. Mentre a me sembra che le sue vie, che di certo sono un po’ diverse dalle nostre a volte percorrono dei sentieri così straordinariamente semplici ed intendibili,  che per le nostre menti affamate di complicatezza  sfuggono alla nostra percezione … e diventano imperscrutabili, quando invece semplicemente sono tutte intorno a noi.
Torni a casa ed hai fame e vorresti trovare ciò che il tuo stomaco ti suggerisce ed invece trovi tua moglie che con tanto amore ti ha preparato qualcosa di diverso.
Hai mai pensato che forse oggi è Dio ad averti cucinato?
Torni stanco dal lavoro e vorresti avere un attimo di tranquillità, ed i tuoi bambini ti assalgono, chiedendoti la loro attenzione per portarti nel loro mondo fatto di giochi e spensieratezza .
Hai mai pensato che fosse Dio che vuole giocare con te per toglierti i pesi e le preoccupazioni di dosso?
Hai una difficoltà nel fare qualcosa e si offre qualcuno di aiutarti e tu che invece ti aspettavi che fosse qualcun altro a doverti aiutare rifiuti quell’aiuto ed in cuor tuo mormori perché sei sempre tu a dover fare le cose e nessuno di quelli che tu pensi ti dovrebbe aiutare lo sta facendo.
Hai mai pensato che potrebbe essere stato Dio a volerti aiutare tramite qualcuno a da cui bastava semplicemente lasciarsi aiutare?
Hai avuto modo questo mese di generare delle entrate in più, ma una bolletta inaspettata ti arriva e cominci ad imprecare perché pensi che non sia giusto che ogni volta che riesci ad avere qualcosa in più devi buttarlo nelle tasse di questo paese che cominci ad odiare.
Hai mai pensato che forse quei soldini in più ti erano stati dati da Dio apposta per far fronte a quella spesa inaspettata?
La tua vista sta calando notevolmente e un tuo amico si offre per poterti leggere un brano del libro che amavi leggere da solo.
 Hai mai pensato che forse Dio ti sta donando altri occhi per aver comunque modo di poter leggere?
Potresti anche trovarti di fronte ad una persona che ha bisogno di un aiuto … hai mai pensato che forse è Dio che hai davanti agli occhi ed invece di pregare che qualcuno gli dia una mano, non sia proprio la tua che potrebbe essere risolutiva?
Tutte queste domande ed altre continuano ad accompagnare le mie giornate dopo che l’Amore si è preso cura di mia nonna, dopo che mi ha cucinato un bel piatto di pasta, dopo che mi ha portato a giocare con lui, mentre mi aiutava sul posto di lavoro, quando mi ha pagato le bollette ,mentre mi leggeva un libro a me caro  e quando mi ha chiesto di potergli dare una mano …
e non me ne sono accorto!!

© Emiliano De Santis


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1 commento:

  1. Mi appassiona leggerti. questo tuo dire... questo tuo dare una "buona" chiave di lettura del "qui ed ora" in ogni circostanza, mi emoziona e risveglia la mia sensibilità. Sapersi fermarsi ad afferrare "il giusto pensiero" è spesso difficile per questa anoressia emozionale e mal nutrita che m appartiene. condivido molto quello che scrivi, infatti, se guardo indietro con attenzione, riconosco i "segnali nascosti" nelle difficoltà vissute, ed è vero che parallelamente c era la soluzione o l aiuto per affrontare quelle avversità. Se non è la paura a renderci ciechi è la superbia a dominare altri pensieri, altre scelte. Mi domando spesso....se non fossi piena delle mie strutture e infrastrutture quanto peserebbe la mia vita? grazie "emiliano" per darmi la possibilità di riflettere mentre corro... corro... corro!

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