venerdì 27 dicembre 2013

Chi ti sta facendo il vero pacco?



Ogni anno durante il periodo natalizio molte associazioni si prestano a fornire diversi tipi di servizi, per poter sostenere le iniziative per cui sono state costituite! Di associazioni, oggi ce ne sono veramente tante ed alcune sono sicuramente di incerta provenienza o di dubbi intenti. E’ di conseguenza lecito che chi si trova di fronte determinati operatori di codeste associazioni, possa per un attimo esitare di fronte alle loro richieste di denaro , ma proprio quest’anno parlando con alcuni carissimi amici è venuta fuori una considerazione interessante. Queste persone con cui ho intrapreso questo tipo di discorso hanno da poco aperto una loro associazione con dei propositi ben precisi che vengono chiaramente illustrati attraverso le loro brochure dove viene presentato il lavoro che avrebbero desiderio di svolgere e i servizi che vorrebbero prestare al prossimo. Io queste persone le conosco molto bene e soprattutto conosco il loro modo di operare perché per anni siamo stati parte di progetti che ci hanno visto fianco al fianco su diversi fronti. Sono persone chiare , limpide e soprattutto oneste, ed è bello vedere come ogni anno dedicano gran parte del loro tempo durante le feste di natale per prestare dei servizi specifici che mirano ad alzare fondi che finanzierebbero quelle che sono le iniziative che durante l’anno sviluppano personalmente a favore di chiunque abbia bisogno di aiuto, con le loro stesse vite. In questi ultimi anni hanno avuto la possibilità di essere ospitati all’interno di strutture come centri commerciali e negozi di giocattoli dove offrivano come servizio la possibilità di incartare regali chiedendo in cambio un offerta che avrebbe prima di tutto sostenuto la spesa della carta di cui si facevano carico ed in secondo luogo avrebbe dato loro la possibilità di rimborsare le spese del tempo che offrivano questo servizio e di conseguenza avere a disposizione fondi utili per opere di volontariato per l’anno che li aspetta .
Ora, la cosa buffa che ho notato e che vorrei raccontare con l’unico scopo di farvi riflettere è che spesso mentre incartavano pacchi natalizi capitava la persona di turno con dodici regali da impacchettare che scocciato di dover fare un offerta, con lo sguardo evidentemente infastidito faceva la fatidica domanda: “ a chi vanno questi soldi?” … con molta pazienza ed umiltà dall’altra parte i ragazzi rispondevano chiaramente che i soldini che venivano loro offerti servivano per finanziare le iniziative dell’associazione di cui facevano parte, e puntualmente dall’altra parte, come per giustificarsi, la replica era: “ … e no, perché io faccio già tanta beneficenza ma vorrei essere sicuro che i soldi che sto dando siano utilizzati per un buon fine”, e con cinquanta centesimi cercava di sottrarsi dall’attenzione dopo aver occupato la maggior parte del tempo dei ragazzi con tantissimi regali da impacchettare delle più disparate dimensioni.
La domanda che ci ponevamo mentre discutevamo di questo stato di diffidenza era: “ ma come mai, tutti si sentono liberi ogni volta che si trovano davanti agli occhi,membri di associazioni che chiedono soldini per uno scopo leale, di fare domande del genere con uno spirito intimidatorio e quasi insinuando che gli stai facendo una sola, quando per primi sono loro a fartela cercando di darti il meno possibile dopo che comunque gli hai prestato un servizio che avrebbe un costo già in se stesso, e oltretutto non si fermano a riflettere su chi è che veramente li stà solando?” …
perché la verità è, miei cari donatori, che quando vi trovate di fronte a persone che si umiliano per chiedervi un aiuto, che siano associazioni private, onlus , no profit ecc… bisognerebbe pensare dove eravate  due minuti prima di arrivare a quel momento!
Avete appena finito di regalare soldi senza proporzioni, non ponendo alcuna domanda insinuatoria a chi vi sta facendo la vera sola, ma di chi vi sta rendendo un servizio evidente diffidate!
Che sia un negozio di giocattoli, un supermercato o qualsiasi altro genere di posto in cui ti sei trovato ad incontrare persone facenti parte di un associazione, la verità è che pochi minuti prima hai comprato un Ciccio Bello da 80 euro e 99 centesimi e non hai chiesto dove vanno a finire quelli di soldi …
Ai signori produttori di giochi che vengono chissà da quale paese dove sfruttano lavoratori di ogni età, non ti permetti di chiedere: “ ma dove vanno a finire i miei soldi”  perché è più facile atteggiarsi e chiederlo a due ragazzi dal viso pulito che non hanno nessuna cattiva intenzione,  e fargli vivere un umiliazione per non viverla tu che hai appena buttato 80 euro e 99  dal commerciante “autorizzato” e ti stai attaccando ad una scusa che non regge in nessun modo per non offrire un paio di miseri  euro che sosterrebbero chi trascorre 12-14 ore in quel posto in cui, in primo luogo ci mettono  la faccia, secondo poi , lo hanno raggiunto a proprie spese, che hanno comprato la carta che ti farà fare la tua bella figura con i nipotini, gli amici di famiglia ecc … e che stanno  facendo qualcosa che allevierà un tuo disagio visto che non te li sai fare da solo … ti stanno rendendo un servizio  e per di più senza considerare che gli hai chiesto di impacchettarti i regali di mezza famiglia e fai anche storie? … ma non vi vergognate nemmeno un pochino? Ma quando vi svegliate? Vi state facendo fregare dai grandi imprenditori di cui non vedrete mai la faccia, che mettono dei prezzi da presa in giro ai loro prodotti, che solo a vederli capisci che è una farsa  (89,99 … per non dire 90 euro) … e vi atteggiate a mettere in difficoltà chi stà spendendo il proprio tempo per essere di aiuto a voi e alle persone che raggiungeranno in seguito con le loro iniziative  volontarie...
Ma?????

© Emiliano De Santis





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