Eravamo in un ascensore di un ospedale ed una infermiera ci stava accompagnando da
un reparto ad un altro. Solitamente si creano quei momenti di classico
imbarazzo dovuti dalla vicinanza forzata in uno spazio piuttosto stretto con
sottofondo meccanico dell’ascensore come unico rumore ad accompagnare un
viaggio che a volte se pur da un solo piano ad un altro sembra interminabile.
Le frasi di convenienza sono di rigore in queste occasioni, e possono
riguardare il tempo d’attesa e gli sbuffi perché di solito è troppo lungo, la
temperatura del momento,accompagnate da lamentele sia per il caldo che per il
freddo , o l’interazione con altri veicolati dall’ascensore con le varie
richieste che riguardano i piani di uscita. Nel nostro caso, il viaggio si
prestava ad una breve conversazione che l’infermiera iniziò, vedendoci con tre
bambini, che solitamente riescono a togliere gli adulti dall’imbarazzo
attirando naturalmente su di loro l’attenzione, favorendo comunque frasi sempre
piuttosto scontate , tipo: “che carini” classico inizio …”sono tutti i vostri?”
… domanda di circostanza che istigherebbe un bel “… no sono del mio meccanico
di fiducia e per fargli cambiare aria li ho portati a fare un giro in ospedale”
… scherzo logicamente e quindi dato l’imbarazzo incalzante ci si limita a dire:
“…eh si!” …”coraggiosi eh?” … l’infermiera azzarda un affermazione che richiede
da parte nostra un'altra affermazione, che però non ho voglia di esprimere e
quindi ripasso la palla a lei con un'altra domanda :” perché ci dice coraggiosi?”
… la stragrande maggioranza di voi in questo momento starà pensando:”bhè
Emiliano se non ti rendi conto di come oggi va il mondo e quanto coraggio ci
vuole per avere tre figli forse sei un po’ incosciente!” … ed in verità questo
era anche il pensiero dell’infermiera, che non ha espresso dal momento che in
quei pochi minuti che ci separavano dall’arrivo alla meta non avevamo
instaurato così tanta confidenza, ed allora con molta diplomazia si è limitata
a dire: “ io sinceramente avrei voluto fare tanti bambini, ma poi mi sono detta
che con il mondo in questa situazione di crisi cosa mai potrò offrirgli a
queste creature?” … indirettamente ci stava dicendo incoscienti … o forse avrà
pensato che fossimo ricchi dal momento che finì la sua frase proprio facendo
riferimento ai soldi! Grazie a Dio siamo
arrivati alla destinazione e non ho avuto modo di proseguire il discorso, ma la
mia giornata è proseguita con un mucchio di domande e constatazioni a seguire.
Perché oggi in tanti ragionano in questo modo? Perché
mettere la scusa di come il mondo stà andando per nascondere il proprio egoismo
in alcuni casi e le paure in altri?
Non sono cresciuto in una famiglia benestante, si viveva in
quattro con un solo stipendio che non era così alto, si mangiava latte e pane
rifatto a colazione e qualche volta anche in qualche cena settimanale , si
mangiava fuori 3 volte l’anno non si andava quasi mai in vacanza e spesso
nemmeno alle feste di compleanno dei compagnetti di scuola e tanto meno alle
gite organizzate dall’istituto scolastico … era una vita semplice fatta di pane
olio e sale per merenda, di bim bum bam con Paolo Bonolis e Licya Colò insieme
al mitico Uan pupazzo rosa con sopracciglioni che i 40enni difficilmente
scorderanno e si giocavano infinite partite di pallone con gli amichetti
sottocasa … ero felice perché mamma e papà nonostante in seguito si separarono,
mi volevano bene … mi amavano … ecco cosa mi offrivano … Amore!
Perché oggi quando si pensa al fatto di dovere mettere al
mondo un bimbo ci si preoccupa subito e spesso solo di ciò che materialmente
gli si potrà dare?
Perché ci si sta dimenticando che la cosa più importante di
cui un bimbo si nutre e con cui cresce è l’amore dei propri genitori?
Lo so bene che non potranno mangiare pane e amore … ma nemmeno
dovranno avere per forza l’ultimo gioco della Sony per volere bene a papà …
Non dovranno per forza avere 10000 giochi, 25 paia di scarpe
firmate, o frequentare il corso di ballo, di nuoto di calcio, più bello che c’è
per non essere da meno degli altri … non dovranno mangiare per forza solo cose
dei migliori market, e non dovranno per forza avere bisogno delle migliori cure
mediche … perché basterà dargli Amore perché non si ammalino … come hanno fatto
durante il tempo di guerra e come hanno cresciuto anche noi 40enni di oggi? …
ragazzi svegliatevi, ci stanno mettendo delle fottute paure per smettere di
fare bambini … è un attacco alla Vita stessa! Non mi dite che sono esagerato,
perché per me è un esagerazione ciò che le mie orecchie sentono ogni giorno, di
coppie giovani che lavorano entrambi e temono di fare bambini perché altrimenti
come fanno con il lavoro!...Mia mamma non ha potuto fare grandi regali, non mi
ha potuto comprare casa, mi ha curato quando ero malato con olio di fegato di
merluzzo, non mi ha dato grandi somme di denaro …. Ma mi ha dato la sua vita,
il suo amore , il suo tempo, la sua voglia di dialogare … ha parlato con me, ha
giocato, ha riso e pianto con me … ha vissuto gioie e dolori sofferenze e
vittorie insieme a me … fermatevi vi prego fermatevi … è tutta una grande
menzogna!Il telegiornale fa campagne di terrorismo mediatico e psicologico, i
dottori vendono farmaci, antibiotici e medicinali come fossero acqua, le banche
vi offrono prestiti per imprigionare le vostre anime nelle preoccupazioni
notturne, i mutui vi fanno credere di avere una proprietà che sarà forse tua
dopo minimo 25 anni … le pubblicità vi vendono aria fritta come fosse la
priorità della vostra vita, ogni cosa che propongono in tv ve la fanno
ascoltare miliardi di volte per lavarvi il cervello ed alla fine cedere a
comprare cose che non servono a nulla … qui l’unica cosa che serve veramente è
un po’ di Amore ! Leggete dell’amore, cercate l’amore, vivete, l’amore, la
semplicità …. Riempite le vostre menti ed i vostri cuori di parole che
infondono fede, speranza che incoraggiano che vi riportano ai giusti equilibri
… per favore non cedete a quest’inganno del coraggio che ci vuole per fare
figli … i figli sono vita sono amore, sono possibilità, sono sicuramente anche
tante difficoltà … ma è questo il bello della vita … non ci vuole coraggio per
avere figli … ci vuole coraggio a non averli!
Il fatto è mia cara infermiera che la vita è come questo
ascensore a volte va su ed altre va giù ma ha bisogno di passeggeri per
continuare a rimanere in movimento, se smettiamo di fare figli, molto presto
questo ascensore si fermerà e non avrà più motivo di esistere …
© Emiliano De Santis
© Emiliano De Santis
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